Due parole di introduzione.

C’è un discorso che non ho mai dimenticato in tanti anni.
Ha segnato l’inizio del mio percorso come istruttore Krav Maga Global e che tuttora continua a farmi da guida.

“Nel Krav Maga insegniamo come gestire situazioni che possono essere di vita o di morte. Avete idea di che cosa vuol dire per il vostro allievo affrontare tematiche simili? Siete coscienti di quali responsabilità state assumendo? State guidando il vostro allievo verso una evoluzione che da vittima degli eventi lo vede diventare capace di intervenire. Il combattimento è solo una metafora di un percorso che avrà ripercussioni in tutte le aree della sua vita. Assumetevi questa responsabilità ogni giorno che insegnate, ogni giorno che vi allenate e vi aggiornate. Non ci sono sconti.”

Questo discorso mi guida anche adesso nel preparare questa piccola guida.
Giusto una premessa prima di iniziare.
Te lo dico molto sinceramente: Delle guerre tra federazioni e stili non me ne importa nulla di nulla. Ho iniziato a praticare arti marziali quando avevo 12 anni e in tanti anni di pratica e di insegnamento ne ho visto di tutti i colori.

Credo che le tecniche, gli stili e le federazioni siano strumenti e mai il fine. Si può essere ottimi istruttori a prescindere.

Il rendere un buon servizio come insegnanti non dipende dall’etichetta che mettiamo sulla t-shirt ma dipende direttamente dalle nostre azioni in classe, dal nostro impegno, dalla nostra preparazione e dalla volontà di migliorarci sempre.

Non è mai una battaglia tra simboli ma tra chi lavora professionalmente (anche se non è un professionista del settore) e chi fa il furbetto e cerca i soldi facili sull’onda della moda.

Dedico questa guida a tutti gli allievi che vogliano trovare un istruttore di Krav Maga che abbia davvero a cuore la loro crescita e a tutti gli istruttori che si fanno il mazzo per offrire allenamenti sempre migliori alle loro classi.

Quindi:
Questi 21 errori sono una traccia ma non sono la Bibbia OK?

… e ricorda di dare tregua al tuo istruttore.
Tutti commettiamo qualche errore.
Il problema è quando l’errore è prassi. Tutto qui.

Prima di chiudere e lasciarti alla lettura, tengo a precisare 3 punti:

Punto primo:
Tutto il materiale che stai per leggere è valido per tantissimi altri ambiti. Per intenderci sono elementi che trovi simili in tante aree in cui si lavora professionalmente. Poi c’è chi le usa anche per le attività amatoriali. Tanto di cappello, in questo caso.

Punto secondo:
Quanto scritto è frutto dei miei studi ed è, se hai studiato anche tu o hai voglia di sbatterti facendo un po’ di ricerca, interamente verificabile. Il resto è frutto della mia esperienza di allenamento e di insegnamento professionale.
Qua trovi il mio curriculum in breve, qua quello completo su Linkedin.

Punto terzo (che è anche il più importante):
Non ce l’ho con nessuno e delle federazioni, delle fazioni e degli stili me ne importa quanto il calcio ed i cori delle sue tifoserie. Ritengo però un dovere far in modo che certe informazioni essenziali siano diffuse il più possibile.

Lo faccio a cuor leggero perché so che gli istruttori validi che insegnano in Italia si riconosceranno in quanto ho scritto a prescindere dalla federazione di appartenenza.

Per tutti gli altri beh, non puoi fare una frittata senza rompere qualche uovo. Me ne farò una ragione.

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Ecco dunque senza indugio:

21 segnali che smascherano i falsi istruttori di Krav Maga

1# Krav Maga One-Weekend-Diploma

Ci vado giù pesante da subito.
Tanto comunque lo scopo di questo dossier non è quello di rendermi simpatico. Altrimenti avrei pubblicato un catalogo di gattini, facevo prima.
Il primo errore madornale che puoi rilevare è l’abilitazione ad insegnare conseguita in poco o pochissimo tempo.
Ho scritto un weekend ma non cambia molto se i weekend sono due o anche tre. Cambia poco anche se la persona in questione conosce già la disciplina.
Il punto non è quello.
Il punto è che esistono delle procedure per insegnare che NON sono improvvisabili e che NON si possono strutturalmente apprendere in pochi giorni. Questo vale anche se la persona è già preparata sotto il profilo dell’insegnamento. Una federazione ha delle linee guida che uniformano il metodo per tutti gli istruttori e queste linee guida non è possibile passarle in un weekend.
Anche il miglior istruttore del mondo NON è un computer capace di assorbire e fare proprie così tante informazioni in poco tempo.
Per quanto la si voglia girare un diploma conseguito in così poco tempo è un pessimo segnale dell’istruttore che se ne fregia e della federazione che lo rilascia.

2# Krav Maga Who?

Collegato al primo. E’ decisamente importante che i Diplomi conseguiti e le certificazioni siano rintracciabili in modo chiaro. Una laurea in medicina conseguita in un’università sconosciuta e di cui non si riesce a rintracciare l’ente che l’ha rilasciata non vale nulla anche se ottenuta con il massimo dei voti.

Non è importante che si tratti di una grande federazione. L’importante è che sia tracciabile la linea attraverso cui l’insegnamento è passato in modo che l’allievo possa farsi un’idea di cosa sta imparando e da chi.
Drizza le orecchie se senti la fesseria che “Non si può dire perché ottenuta da persone che non possono rivelarlo.”

Drizzale e fai in modo di dileguarti.
Una volta ho sentito di un istruttore che sosteneva di non poter rivelare chi fosse il suo maestro lasciando intendere che facesse parte dei Servizi Segreti.
Certo, come no, e scommetto che adesso devi uccidermi.

3# Krav Maga Cocktail

Il Krav Maga ha una struttura ben definita.
Questo non vuol dire che i principi di funzionamento del corpo umano usati in sistemi di combattimento, arti marziali e sport da ring non servano.
Servono eccome. Ma non fanno parte della struttura intrinseca del Krav Maga. Un’attività simile con cui posso farti un esempio è la guida.
Guidare ha una struttura ben definita giusto? Nessuno guida con i piedi sul volante (anche se ho visto una volta un tizio usare il gomito per suonare il clacson) ma malgrado questo ognuno sviluppa un suo stile di guida.

Per buttarla giù in modo semplice:
Il Krav Maga NON è mai un miscuglio di quello che salta in mente all’istruttore.
No, non importa se c’è quella tecnica che hai visto su YouTube che ti ricorda quando facevi Kung Fu e che secondo te in un certo contesto potrebbe funzionare.

La forza del Krav Maga sta nel fatto che il sistema funziona e viene testato sulla base di quelle che sono le risposte che vengono dal campo.
Funziona perché il compito della federazione è raccogliere i dati sul suo funzionamento dagli ambiti civili, di pubblica sicurezza e militari con cui è connessa.

Le modifiche al sistema quando necessarie sulla base di questi dati, vengono fatte a monte e poi propagati ai formatori di istruttori e infine agli istruttori stessi.
MAI derivano da quello che il singolo istruttore “pensa” funzioni meglio. Anche per questo motivo affidarsi a federazioni abbastanza grandi che possano attingere ad un largo database di feedback può risultare utile, anche se non determinante.

Ad ogni modo è facile: Se il tuo istruttore usa durante la lezione frasi tipo “Ho visto questa tecnica in uno stage di (metti un’arte marziale a caso). Proviamo se funziona.” Ecco probabilmente sei nelle mani di uno che non ha idea di quello che sta insegnando.

4# Krav Maga Acrobatic

Spesso triste conseguenza del punto precedente.
Puoi considerare questo punto come un’esemplificazione del precedente.
Il Krav Maga non è mai acrobatico. Certo, più si va avanti più all’istruttore sono richieste capacità atletiche e ginniche ma mai il sistema dipende da skill che non siano alla portata di tutti. Va bene quindi che l’istruttore sia atletico (anche meglio) ma non che basi le tecniche insegnate sulla componente atletica.
Questo non vuol dire che un atleta preparato non possa valersi di tecniche anche acrobatiche (se è competente nell’usarle) vuol dire solo che non sono parte integrante e necessaria della formazione di un civile. Il Krav Maga funziona senza bisogno di particolari abilità anche se è capace di formarle.

Per tagliare la testa al toro:
Guarda le tecniche e chiediti: Io potrei mai farlo? Potrei mai impararlo? Quanto tempo impiegherei prima di poter utilizzare quella tecnica in un contesto reale?

Se la risposta è no, sai cosa fare.

5# Krav Maga Low Learning

L’hai mai sentita la storia che ci vogliono almeno 10 anni per imparare a difendersi? Ecco è vera se hai un maestro pessimo.
Senza entrare in merito, di sicuro questa frase non si adatta al Krav Maga.
Quando si dice che nel Krav Maga si apprende velocemente si intende che i primi risultati devono esserci da subito e i successivi in tempi accettabili.

No, non si impara istantaneamente. Non è un piatto da microonde.

Riprendo la metafora dell’auto. Fare Krav Maga è un po’ come imparare a guidare. Non impari immediatamente ma ogni volta te ne vai con qualcosa in più di quando sei arrivato. In capo a 3, 4 mesi (qualcosa in più o in meno a seconda di quanto ti alleni) devi aver capito come funzionano gli elementi principali del sistema ed essere in grado di applicarlo.
Per diventare dei combattenti ci vuole più tempo ma la base per potersi difendere devi poterla acquisire da subito. Attraverso di quella prendi consapevolezza di poter reagire e fiducia in te stesso. Attraverso la fiducia in te stesso aumenti la motivazione negli allenamenti e di conseguenza migliori ancora.
Insomma si tratta di innescare un circolo virtuoso e non di aspettare fiduciosi che prima o poi “la mossa” uscirà bene.

Datti una tempistica. Prendi 6 mesi e stai sul sicuro. Se non ottieni risultati cambia, stai solo sprecando il tuo tempo e i tuoi soldi.

6# Krav Maga Lost in translation

So che non è carino dirlo ma l’istruttore deve avere una capacità di spiegazione accettabile. Inoltre deve essere abbastanza versatile da poterti spiegare la stessa cosa in modi diversi.
Ci sono dei livelli di tolleranza ovviamente, ma devi considerare che la persona che hai davanti ha il compito di formarti e per farlo deve essere in grado di spiegarti quello che devi fare per migliorare.

Se non è in grado di spiegare in modo chiaro e soprattutto se non è in grado di spiegare in modo differente, quando la situazione lo richiede, è come se stessi guardando un video. Guardi e provi a ripetere… puoi farlo anche da solo a casa.

L’insegnamento è qualcosa di ben diverso. L’istruttore deve essere in grado di creare un ambito all’interno del quale l’allievo possa fare esperienza degli strumenti che gli vengono affidati. Nel caso del Krav Maga per civili, le tecniche e le situazioni di difesa personale.

Ricorda che NON è mai una questione culturale. Dipende direttamente dalla formazione che l’istruttore si è preoccupato o disinteressato di seguire. La metodologia per spiegare una tecnica non si improvvisa. E’ frutto di studio e di esperienza.
Se non è in grado di farlo perché non riesce a spiegarsi non è in grado di assolvere il suo ruolo di istruttore. Punto.

Rimane comunque una brava persona eh.

7# Krav Maga Rambo

Lo ammetto. Ho questo problema: non vado pazzo per gli istruttori di Krav Maga perennemente in mimetica e con stemmi con teschi e pugnali ben in mostra.

Ma qua, non stiamo parlando di questo:
Parliamo di chi gioca al soldato delle forze speciali in una classe di civili.

Gli istruttori di Krav Maga ovviamente possono essere militari, possono insegnare ai militari, possono aver avuto esperienze militari ma quando sono all’interno di una classe in una palestra regolare, insegnano a dei civili. Con tutto ciò che ne consegue in termini di tecniche, metodologia e comportamento.

Tecniche di eliminazione di sentinelle, mosse mortali “anti-terrorista” , urla stile Marines e altri atteggiamenti da film devono metterti in allarme.
Guadagna l’uscita lentamente senza dare nell’occhio o crea un diversivo con un fumogeno.

Stai pur tranquillo che, se sei finito nelle mani di un istruttore-Rambo, apprezzerà sicuramente la manovra.

8# Krav Maga No respect

Ecco un atteggiamento pervasivo e corrosivo che ti deve mettere immediatamente in allarme: Non avere rispetto per altre federazioni o altri sistemi.
Si tratta della sindrome da “Noi siamo il Meglio e gli altri non valgono niente” che tanta legna da ai numerosi Flame in giro per i forum del web.

La convinzione “Se non è Krav Maga, non funziona” e quella ancora peggiore “Se non è il Krav Maga che pratichiamo noi, non funziona” definiscono bene quest’errore. Lo chiamo errore perché sono gentile e non voglio usare parolacce.

Le arti marziali e gli sport da combattimento hanno una loro dignità, validità ed efficacia . Il fatto che non siano state progettate (almeno nella maggior parte dei casi) per la difesa personale non significa che quanto propongono non abbia valore.
La difesa personale (a torto o a ragione) viene spesso intesa nelle arti marziali come una conseguenza della pratica e non come una pratica a se stante.

Negli sport da combattimento il fine è la vittoria sul ring o sul tatami.
Ma questo non toglie nulla al valore che, anche nella difesa personale per gli skill che offrono, queste discipline possono dare.

Un istruttore che non ha rispetto per quanto fanno gli altri è un istruttore che ha una visione molto limitata di quello che è un percorso di crescita e di quanto la diversità anche in questo ambito sia un valore.

9# Krav Maga Punch, sbam, sdeng! L’errore di malmenare gli allievi.

Lo scrivo a chiare lettere giusto per non dare adito a dubbi.

Il fatto che un istruttore abbia bisogno di far “sentire la tecnica forte” ogni volta per far vedere che funziona e per tacitare i dubbi fa intuire diverse cose:
Magari non ha completa padronanza e forza la mano.
Magari la tecnica non funziona e lui ha bisogno di far vedere che ha ragione.

… o magari crede che l’insegnamento passi attraverso paura e dolore.

Su quest’ultima sei scettico? Allora sappi che non sei scettico, sei solo fortunato. Purtroppo istruttori che fanno fortissimo su allievi che non reagiscono e si fanno malmenare non sono così rari.

In particolare quando l’allievo fa domande che mettono in crisi l’istruttore o la tecnica che sta spiegando.
Quando chiedi un dettaglio, soprattutto il perché si agisce in un certo modo e non in un altro, la risposta è sempre razionale e basata su parametri oggettivamente dimostrabili. Se la risposta è prendere un allievo a caso e malmenarlo per far vedere come funziona bene, Huston abbiamo un problema.

10# Krav Maga One-Man-Band

L’istruttore accentratore.
Questo è un errore particolare che probabilmente sarai in grado di notare dopo un certo periodo di tempo.
Non ti preoccupare nel caso perché è nel momento che sarai in grado di notarlo che, eventualmente, ti potrà essere utile per decidere se rimanere o migrare verso altri lidi.

Si tratta dell’istruttore che sta bene attento ad accentrare e fare in modo che la differenza tra lui e i suoi assistenti sia ben rimarcata. Non c’è altro modo per spiegarlo che attraverso la sensazione che sia perennemente preoccupato che qualcuno possa fargli le scarpe e “rubargli gli allievi”.

Esatto, come se gli allievi fossero degli oggetti che gli appartengono.

Questo tipo di mentalità denota la mancanza di fiducia verso le persone di cui si circonda e la conseguente volontà di “non dare mai tutto” e non dare mai “troppo spazio”. Non sia mai che qualcuno cresca e diventi bravo davvero.
Hai di fronte uno dei motivi principali per i quali le federazioni collassano su se stesse.

Inutile dire che questa mentalità ad un certo punto blocca la crescita di chiunque
Nel momento in cui noti qualcosa del genere probabilmente è perché anche tu sei arrivato al confine che ti era stato concesso.

11# Krav Maga Money-money-money

La qualità si paga.
Su questo non c’è dubbio alcuno. Ti dirò di più è giusto che si paghi. Perché vuol dire che dietro di essa sono state impiegate delle risorse e della cura per fornirti uno strumento che risolve davvero il tuo problema.

La questione è invece se al denaro richiesto c’è un corrispettivo proporzionale nella qualità offerta. Mettiti l’anima in pace. Scoprirlo è difficile a meno che tu non abbia molta esperienza.
Per questo voglio darti alcune linee guida tutte basate sulle fregature che ho preso io. Uno basta e avanza no?

Queste sono le pratiche che devono farti insospettire: Stage obbligatori, attrezzatura obbligatoria di una certa marca, pressioni per fare lezioni private, pressioni per fare corsi di specializzazione.
Parliamoci chiaro.

Ovvio che un istruttore che svolge un servizio debba essere pagato. Che si tratti delle sue lezioni, di stages o lezioni private. I suoi aggiornamenti non sono gratis e anche in questo caso più sono di qualità più costano (parliamo sempre in termini relativi).

Il punto è se sei libero di farlo e felice di farlo perché quello che ti viene fornito ti interessa ed è valido… oppure obbligato a farlo.

12# Krav Maga All-in-one

Non dimenticherò mai questa battuta di Daniele Luttazzi (sempre se sia davvero sua): “Mai andare in un ristorante in cui si praticano anche aborti.”

Nei volantini pubblicitari di Krav Maga lo leggo spesso: “Classi aperte a tutti, donne, uomini, bambini di tutte le età.”
Questo sull’onda del “Il Krav Maga si può insegnare a tutti e tutti possono farlo.”
Il che è giustissimo e verissimo.

Ma ricorda anche che “Se va bene per tutti, vuol dire che in fondo non va veramente bene per nessuno”

Quello che voglio dirti non è che se sei in una classe in cui c’è disparità d’età, sesso e livello devi gridare al complotto.
Quello che voglio dirti è di stare attento ai corsi nei quali manca completamente la cura di un percorso perché da parte dell’istruttore non c’è nessun adattamento alla disomogeneità della classe.

Non serve grande scienza. Basta che ci siano due programmi che viaggiano in parallelo oppure degli assistenti istruttori.

Devi solo chiederti: “Mi stanno dando un allenamento pre-confezionato che non cambia che io sia giovane o anziano, uomo o donna?”
In questo caso sappi che la tua crescita dipende direttamente da quanto TU sei in grado di adattarti al sistema e non quanto il sistema si adatti a te.

Un po’ come quando cercano di rifilarti un paio di scarpe strette dicendoti “… eh deve camminarci qualche settimana, vedrà che poi slargano.”
Bene, quindi sto pagando per delle scarpe che mi daranno dolori con il fantastico risultato finale di avere delle scarpe sformate.

Non farne una colpa all’istruttore comunque. Alle volte il sistema delle palestre lo costringe a turarsi il naso di fronte alla necessità di compattare i gruppi.
Il problema è, scusa il gioco di parole, se lui il problema se lo pone o se ritiene che la sbobba vada bene per tutti a prescindere.

13# Krav Maga Groupon

Krav Maga scontato dell’80% solo per te che ti iscrivi subito ed in omaggio questo simpatico anellino con il tuo nome in ebraico.
Ecco.
Potrei dirti di evitare accuratamente questi corsi e avremo chiuso la questione.

Il fatto è molto semplice: Esistono dei costi per la formazione. Se la formazione è di qualità questi costi sono da considerare al pari di qualsiasi altra professione specializzata.

Questo perché per ottenere risultati in tempi accettabili occorre seguire maestri abili tecnicamente e didatticamente che a loro volta si sono formati allo stesso modo e spesso a prezzi anche più alti.

Sì, è una maledetta catena di sant’Antonio…. e ovviamente funziona anche al contrario: Maestri scadenti che formano per poco prezzo istruttori ancora più scadenti.

La faccio breve: Se la tua lezione di Krav Maga è scontata dell’80% è scontata dell’80% anche l’efficacia della tua tecnica e del tuo addestramento. (se ti va bene). Certo può capitare il caso dell’istruttore che vuole promuoversi facendo leva sul prezzo basso e che sia un caso episodico. Come sempre ogni parametro va considerato in concerto con gli altri.

Ti dico molto sinceramente che però, spessissimo, queste manovre sono un pessimo indizio.
Poi fai un po’ tu.

14# Krav Maga First rule of Fight Club… C’è a chi piace vedere scorrere il sangue.

Non so come dirtelo in altro modo e non so come spiegarmelo in altro modo.

Il tutto si riassume nel seguente assioma: “Niente protezioni perché per strada non ci sono.”

Come se questo c’entrasse qualcosa con il come si imposta un allenamento, sul perché si crea un contesto sicuro per l’atleta, sulla progressione nel training.
Oddio, da dove comincio?

Il Krav Maga come difesa personale è prima di tutto la difesa dell’integrità del proprio corpo e della propria mente. Se ti dicono che “non si usano protezioni perché in strada non ci sono” ti stanno dicendo una fesseria enorme.

L’allenamento è un contesto che simula la realtà per accelerare l’apprendimento di uno skill in un ambito protetto che minimizzi i rischi aumentando i benefici della pratica. Certo che non è reale. E’ perché non è reale che raddoppi la velocità di apprendimento dimezzando i danni!

Questo non vuol dire che si usano sempre e che devi girare con delle protezioni simile ad un cavaliere medioevale. Ma vuol dire che vengono usate, a seconda dell’esercizio, esattamente come qualsiasi altro strumento: migliorare l’apprendimento, diminuire il rischio di infortunio.

Nemmeno chi fa gli incontri di MMA si allena senza protezioni.
… e non venirmi a dire che chi fa Krav Maga fa “più forte” o è “più duro” perché nel caso ti consiglio di fare una sessione di sparring in una scuola di MMA.
Insomma, fatti due conti.

15# Krav Maga Hospital

Strettamente correlato al punto precedente, non fosse che ci sono scuole in cui ci si riesce a fare male a prescindere dalle protezioni indossate.

Tipo quei corsi in cui “siccome c’è il casco con la grata” è permesso tirare bombe sulla faccia del compagno d’allenamento. Con grande gioia per le cervicali e del vostro fisioterapista ovviamente.

Un livello di infortuni alto è un indice molto preciso di quanto una scuola o un istruttore è scadente. Vuol dire tante cose:
– L’istruttorenonèattento;

–  Nonseguelaclasseosemplicementesenefrega;

–  L’ambiente della classe è una sorta di tana delle tigri dove il più grosso e cattivo pesta i più deboli o i nuovi arrivati;

–  Oppure i protocolli di sicurezza nell’eseguire tecniche ed esercizi (riscaldamento compreso) sono inesistenti.

Il risultato è sempre lo stesso.

Ti iscrivi e paghi perché così se uno ti tira un pugno non ti rompe la faccia… …e te ne vai che la faccia te l’hanno rotta in palestra.Non mi sembra un bell’investimento.

16# Krav Maga Super Hero

Qualcuno un giorno mi dovrà spiegare dove il Krav Maga ha preso questa fama di “combattenti da strada” più forti del mondo.
Siamo d’accordo che il Krav Maga è stato progettato con dei parametri tali da renderlo un ottimo sistema di difesa personale.

Ma anche volendo dare per scontate e universali le sue qualità rimane il fatto che siamo umani e di sicuro il Krav Maga, per quanto possa funzionare bene, non da super poteri.

Occhio agli istruttori che vantano imprese mirabolanti e che inducono i propri allievi a credere che possano avventurarsi con leggerezza in situazioni ad alto rischio.

La realtà non è un film d’azione.
Prevenzione, De-escalation e consapevolezza del rischio sono le tre parole che devono sempre far parte del vocabolario di un Kravist prima di qualsiasi azione.

In uno scontro non sappiamo mai chi abbiamo davanti e quali variabili non siamo riusciti a mettere in conto.Anche se è necessario sapere come affrontare le situazioni e talvolta mettersi coraggiosamente in mezzo per difendere chi non è capace di farlo da sé, uscirne senza combattere è sempre una vittoria.
Sempre.

Precisazione sui prossimi 5 punti:

I prossimi 5 punti che vado a trattare sono particolari.
Scrivo questa precisazione perché potreste trovare istruttori validi che in bona fede seguono dei precetti sbagliati solo perché chi doveva assicurarsi di fornire loro una formazione adeguata è stato, diciamo, trascurato.

Per dirla in modo chiaro: Non è il caso di rompere le palle al tuo istruttore su questi punti.
Se hai sufficiente confidenza potresti consigliargli di leggere questo dossier e di chiedergli un parere.

In nessun caso parti con il pensare che hai a che fare con un poco di buono. Anche per gli altri punti in verità.

Ci sono istruttori che pensano al Krav Maga come ad una sorta di “difesa personale accessoria” di alcune “mosse” da aggiungere all’arte marziale che insegnano quando vogliono aprire un corso di autodifesa.
Lo fanno, anche se è triste, in perfetta buona fede.

Non è la fine del mondo.
Se sono persone in gamba si aggiorneranno e miglioreranno.

Altri istruttori invece sono proprio dei farabutti che cavalcano la moda solo per riempirsi le tasche. Ma insomma, siamo adulti, persone del genere ci sono in ogni ambito.
Con le informazioni che hai letto sinora, hai già di che orientarti.
Con le prossime che ti darò avrai un quadro più preciso.

Tutto qui.
Leggi e usa questo materiale saggiamente e con intelligenza. In particolare se sei un istruttore.

17# Krav Maga Nobody Knows

Esiste un programma?
Esiste una progressione?
Dopo un po’ che pratichi all’interno di una scuola devi farti questa domanda e, se non sai darti risposta, dovresti rivolgerla al tuo istruttore.
…a meno che non sia uno di quegli istruttori di cui ti ho parlato al punto 9 (Krav Maga Punch, sbam, sdeng!)

Considera la tua crescita nel Krav Maga come un percorso. Perché questo percorso sia veloce e produttivo, il sentiero deve essere ben tracciato e ben calibrato nella difficoltà. Più questo è fatto bene, più la tua crescita è garantita.

Per chi ha un po’ di esperienza, già leggendo il programma di una federazione e vedendo cosa viene messo prima e cosa viene messo dopo, è facile capire se è stato progettato a monte con un criterio logico o sono una serie di tecniche messe lì secondo un ordine più o meno arbitrario.

Questo discorso naturalmente non vale o è molto relativo per le lezioni private, all’interno delle quali il tuo istruttore concorda con te un programma personalizzato e perfettamente adatto alle tue qualità e alle tue esigenze.

Ma nelle classi regolari se programma e progressione mancano, sei nelle mani di uno che naviga a vista. Lui e la sua federazione prima di lui.
Certo anche navigando a vista, se non ti muovi troppo dalla costa, riesci a raggiungere la tua destinazione. Magari ci metti il doppio del tempo.

Sicuramente il viaggio sarà più “avventuroso”. Insomma: Questione di gusti.

18# Krav Maga Testing or not testing?

Drizza le orecchie su questo punto.
Può essere un passaggio facile da fraintendere. Se sei un istruttore drizzale due volte.

In alcune federazioni non vengono fatti veri e propri esami per il conseguimento del livello. In alcune federazioni, a quanto ho sentito non esistono nemmeno i livelli. In altre ancora l’esame è una sorta di stage in cui l’esame in verità non c’è affatto.

Non voglio entrare in merito sull’opportunità di condurre un esame vero e proprio anche solo per consentire all’istruttore di autovalutare il proprio operato nell’insegnamento.

Dico solo, soprattutto se sei un istruttore che sta leggendo, che il momento dell’esame è un passaggio fondamentale per consentire all’allievo di fissare quali sono i suoi punti di forza (e aumentarne la motivazione) e individuare i suoi punti di debolezza (e spingerlo a colmare le lacune). Questo lo si può fare solo con una verifica punto per punto del programma svolto.

Se questo manca ed è assente la restituzione dei feedback agli allievi (cosa occorre migliorare e come farlo) l’allievo non ha nessuna indicazione su come procedere. E’ un po’ come camminare in una montagna senza pista tracciata e senza cartina e ricevere come uniche indicazioni “continua dritto che vedrai che arrivi a destinazione”. Insomma, magari va bene, però non è che uno cammini molto tranquillo.

Mettiamola così quindi. E’ un ottimo strumento didattico ma se manca non farne una tragedia. Non muore nessuno.

Stai bene attento invece se ti vendono un esame obbligatorio che in verità è uno stage tenuto dal capoccia di turno con il solo scopo di rimpinguare le sue finanze.
In caso di dubbio, ripassa il punto (Krav Maga Money Money Money).

19# Krav Maga Naturally misunderstand 

L’avrai sicuramente già sentito: “Il Krav Maga si impara velocemente perché basato su movimenti naturali.”

Ecco, è una balla.
O meglio è una definizione altamente imprecisa.
Il Krav Maga NON si basa su gesti naturali.
Nè tanto meno su gesti che si compiono tutti i giorni, come i gesti quotidiani.
Anche grattarsi il sedere è un gesto naturale ma questo non vuol dire che possa essere usato in caso di aggressione.

Il Krav Maga è basato su riflessi motori e NON sui gesti naturali.
Ok, non sto a menartela con termini tecnici che tanto non servono a nessuno.
Te lo spiego in soldoni perché altrimenti sembra un dibattito da accademia della crusca, e non è proprio questo il caso.

Mettiamola così: Esistono dei riflessi motori (dei movimenti di protezione) che, in quanto esseri umani, tutti noi attiviamo in caso di pericolo.
Su questi movimenti si basano le tecniche di Krav Maga di difesa personale.
Il Krav Maga funziona perché la radice delle tecniche di difesa da aggressione improvvisa si fondano sui movimenti che l’essere umano mette in atto quando deve proteggersi da una minaccia improvvisa.

Questi riflessi istintivi sono di copertura e protezione totale o di frapposizione delle mani e allontanamento della parte del corpo minacciata.

I gesti naturali, invece, sono tutte quelle azioni che fanno parte del set di movimenti che ogni essere umano (senza impedimenti) è capace di compiere: afferrare/prendere, appendersi a qualcosa, spingere, piegarsi, ruotare su se stessi e così via.

Servono? Certo che sì, ma non fanno parte del primo movimento di difesa, siamo già in una situazione di combattimento conclamato.
Occhio quindi alle tecniche di difesa personale, quindi da attacco inaspettato, nelle quali le manovre sono basate su altre gestualità che non siano quelle di protezione totale o di frapposizione e allontanamento della parte minacciata.

Se questa distinzione e questa successione manca è come se ti stessero insegnando che in macchina si spunta in terza e si accelera scalando in prima. Non funziona, vai lento e fai un sacco di casino per nulla.

Anche qua non mettere in croce il tuo istruttore. Alcuni danno meno rilievo a questo aspetto perché puntano molto sull’aspetto dell’allerta. Beh, a dirla tutta se si potesse stare 24 ore su 24 sul chi vive della difesa personale non ci sarebbe mai bisogno. Sarebbe tutto combattimento, visto che siamo già in guardia.

Di sicuro c’è che il Krav Maga di Imi Lichtenfeld è stato creato su questi presupposti.

20# Krav Maga Disarm&Co.

C’è questa leggenda che chi pratica Krav Maga non possa vedere un coltello o una pistola senza provare l’istinto irrefrenabile di disarmare.
Ora, tutte le leggende hanno un fondo di verità per cui qualche pazzo che aveva questo vizio dev’esserci pur stato.

La mia opinione è che non sia sopravvissuto a lungo ma che abbia fatto in tempo a creare il mito del disarmo nel Krav Maga.

Penso sia proprio il caso di sfatarlo.
Disarmare è complesso, richiede molto allenamento e, a meno di non avere un aggressore estremamente disponibile, richiede anche un po’ di fortuna.
Certo, più ti alleni più diventi fortunato, ma mai chiedere troppo alla sorte.

Se vuoi la prova dai un pennarello ad un amico e chiedigli di colpirti come farebbe con un coltello mentre tu provi a strapparglielo di mano.
Oppure con le dovute protezioni fai la stessa cosa con una pistola da softair.
Divertiti e non dimenticare di fare i filmati e metterli su YouTube !

Te lo dico in modo molto franco, a meno che non sia un programma specifico indirizzato alle forze dell’ordine, probabilmente stai facendo una forma di ju-jutsu giapponese. Al cittadino non servono le tecniche di controllo e di sicuro arrischiarsi come prima opzione in un disarmo è una pessima scelta.

Il disarmo avviene sempre e solo secondo l’applicazione di una semplice regola:
“Il disarmo si fa quando il rischio nel non effettuarlo è maggiore di quello di tentarlo.”

Aggiungici che espone ad un sacco di casini successivi dal punto di vista dei testimoni. Metti insieme questi due assunti: Il cattivo è sempre quello con l’arma in mano; i testimoni in genere non capiscono nulla di quello che succede e ricostruiscono tutto a posteriori.

Fai suonare un campanello d’allarme se le tue lezioni sono un susseguirsi di tecniche di controllo e disarmo. In particolare se i disarmi sono diversi e variegati e cerchi di controllare il tuo avversario con delle leve invece di risolvere la minaccia e abbandonare la zona di pericolo.

21# Krav Maga Outlaw

L’istruttore di Krav Maga deve essere a conoscenza della legislazione del paese in cui insegna in termini di difesa personale e di quale comportamento il cittadino è tenuto a mantenere in caso di aggressione.
Tutti quanti siamo (per fortuna) sottoposti alla legge.

Stai bene attento se le tecniche e i protocollo di allenamento che ti vengono proposti mostrano azioni in contravvenzione con quella che è la normativa.

In line generale le tecniche devono considerare la legittimità della reazione, la proporzionalità più il corretto comportamento a seguito dello scontro.

Il Krav Maga è un sistema che si integra completamente nel tuo comportamento come cittadino. Se è una serie di tecniche più o meno aggressive senza alcuna cura di quello che ti potrà succedere dopo in sede legale fai due passi indietro e valuta se per un’offesa vuoi passare la vita a pagare i danni ad un mezzo-delinquente.

La frase “meglio un cattivo processo che un bel funerale” è come quella “finché non lo provi come fai a sapere che non ti piace?” . Non vuol dire un accidente fuori contesto e di sicuro non è una frase magica con cui puoi giustificare qualsiasi fesseria.

Se siamo tutti coscienti che, in situazioni come un’aggressione, non è facile essere perfettamente aderenti alla legge ma dobbiamo anche essere consapevoli di quello che rischiamo a seconda della nostra reazione.
L’istruttore di Krav Maga deve fornire tutti gli elementi.

La scelta rimane all’allievo, ma dev’essere una scelta ponderata.

Tristemente molti istruttori (almeno da come insegnano) non sono formati su questo aspetto. Ho visto una volta un video nel quale a seguito di una spinta gli allievi mimavano una presa alla testa con ginocchiate e una manovra di “spezza-collo”. Pessimo.

Non accontentarti che l’istruttore conosca l’aspetto teorico della difesa legittima secondo la legge ma stai attento che questi aspetti siano parte integrante delle procedure che ti vengono insegnate.

Comunque non farne un caso nazionale. Alle volte ti capiterà che per fare un po’ di show il tuo istruttore faccia qualche contrattacco in più del necessario o faccia qualche battuta in merito.

Anche qua, siamo adulti.
Cerca di capire dove sta la verità: Se il tuo istruttore ha un comportamento da “criminale involontario” oppure semplicemente non è perfettamente informato di quelli che sono i paletti che la legge impone.

Due parole in chiusura.

Tengo a precisarlo.
Questo lavoro è frutto della volontà di mettere delle informazioni in un contesto di pubblica utilità.

Credo nella diversità e mi fa piacere che ci siano federazioni valide che lavorano per fornire attraverso il Krav Maga una buona difesa personale e soprattuto un bel modo di pensare.
Abbiamo bisogno infatti di cittadini migliori non di cittadini-soldato o giustizieri.

Da questo punto di vista siamo tutti sulla stessa barca e lavoriamo per lo stesso fine.

Quanto ho scritto negli ultimi 5 punti (dal 17 al 21) rispecchia quello che è il Krav Maga così come l’ha ideato il suo creatore ed è stato diffuso dalle scuole che hanno seguito la sua linea.
Possibile che alcune scuole non condividano questi aspetti. Di sicuro li condividono le maggiori federazioni per le quali posso affermare che si tratti di punti fermi.

Nel caso invece in cui:
– Non esista un programma ed una progressione,
– Non ci sia una forma di verifica per gli allievi (a prescindere o meno che esista un sistema di gradi),
–  Le tecniche di difesa personale (non di combattimento) siano basate su altro che nonsiano i riflessi motori,
–  Manchi la considerazione degli aspetti legali della difesa legittima e si sia fanatici dei disarmi ad ogni costo.

In questo caso mi viene da dire che queste scuole stiano facendo qualcos’altro. Rispettabilissimo e validissimo ma qualcos’altro che con il Krav Maga magari ha dei punti in comune ma non ne condivide il nucleo fondamentale di funzionamento.

Il linguaggio che ho usato è molto diretto e fuori dalle righe.
Ho preferito scrivere in questo modo piuttosto che usare una terminologia pomposa e formale che non mi appartiene.
Ma credo che proprio ad un praticante di Krav Maga non dovrebbe importare troppo della forma quanto della sostanza.
Onestamente non ce l’avrei fatta a scriverlo in modo diverso, mi sarei annoiato a morte. Quindi sono sicuro della tua comprensione.

Chiudo con la raccomandazione di ragionare su quanto hai letto.
Nessuno è infallibile. Io no di sicuro.
Fatti una tua idea, in particolare se sei un istruttore, usa quello che ritieni utile e scarta il resto senza pietà.
Ciò che ritieni utile condividilo come ora io ho fatto con te.

Buona vita e buona pratica.

Massimo.

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