Ci sono 9 errori classici che si commettono nell’adottare una nuova abitudine ma iniziamo con lo sfatare un mito!

Non è vero che adottare una nuova abitudine richieda energie ed impegno.
Pensa a tutte le cattive abitudini che vorresti perdere, ad esempio. 

Scherzi a parte.
Questa introduzione provocatoria era per sottolineare come il nostro cervello sia ben in grado di apprendere e automatizzare nuovi schemi di comportamento.
Noi tutti siamo abilissimi nel farci guidare dal piacere e acquisire una nuova abitudine così

Queste ultime, spesso, sono proprio quelle che cerchiamo di far cessare.
Il punto, quindi,  sta “solo” nell’indirizzare questa capacità di cambiamento verso ciò che ci interessa senza il carburante principale o con una versione edulcorata o ridotta dello stesso.

Per fare ciò che ti piace non hai bisogno di leggere un articolo in 9 punti.
Per imparare a fare ciò che ti serve, invece, questo articolo sarà un buon inizio. 

Nelle prossime righe ti spiegherò, sulla base della mia esperienza come mental coach quali sono i 9 errori tipici di chi vuole adottare una nuova abitudine

Elenco di collegamenti rapidi alle sezioni dell’articolo.

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Credo che abbiamo tutto.
Andiamo ad iniziare!

Errore numero 1. Mettersi più di una nuova abitudine alla volta.

L’entusiasmo è una gran cosa ma è anche un amico da prendere con le pinze.
Un errore tipico dell’adottare una nuova abitudine è che, beh, non è mai solo una. Si parte con l’idea di mettersi in forma e subito si vuole diventare super assidui con dieta, palestra, meditazione e studio.
Le energie per attivare qualcosa di nuovo, sono limitate e vanno usate saggiamente.
Adottare una nuova abitudine è un po’ come accendere un fuoco usando una lente per concentrare i raggi solari.
Funziona se hai pazienza, l’angolo giusto e un fuoco alla volta!

Errore numero 2. Ragionare in termini di SEMPRE 

Ben collegato al primo errore c’è quello di ragionare in termini di “sempre”. Nell’adottare una nuova abitudine si pensa di poterla attivare senza errore come si accende un interruttore. Magari fosse così!
Invece c’è da aspettarsi diverse battute d’arresto e riprese.
Iniziare ad abituarsi a qualcosa di nuovo va pensato proprio come un allenamento: occorre prendere “lena ”(abitudine) .
Occorre prendere abitudine ed evitare l’effetto “rottura del sigillo” per cui ad ogni battuta d’arresto si pensa di aver fallito e si tende a pensare che, evidentemente, non era il momento giusto. Tipico nelle diete!

Errore numero 3. Non essere precisi nel progettare la nuova abitudine.

Ritorniamo alla metafora della lente con cui si concentrano i raggi solari.
Più l’abitudine è generale, come ad esempio “fare una vita sana”, più avrai bisogno di energie per metterla in atto. Questo perché “fare una vita sana” significa un sacco di cose e, soprattutto, non ha metro di paragone.
Un buon stratagemma nell’adottare una buona abitudine, consiste nell’essere più precisi possibile con quello che si vuole fare, quasi volessimo misurarlo.
Invece di “fare una vita sana” può essere concedersi solo un pasto libero a settimana, oppure essere costanti 3 volte in palestra a settimana per un’ora di allenamento ogni seduta. 

Errore numero 4. Non mettere scadenze temporali.

Messa da parte l’ovvia problematica di “iniziare da un indefinito lunedì”, adottare una nuova abitudine è una vera e propria maratona.
In quanto tale richiede dei checkpoint intermedi per aggiustare il tiro e una “deadline” che consenta di trarre un bilancio.
Ad esempio puoi fissare dopo una settimana o due una verifica della situazione e dopo due cicli fermarti per fare una valutazione più completa.
Adottare una nuova abitudine non è qualcosa che si può protrarre in eterno.

Errore numero 5. Aggiungere una nuova abitudine senza recuperare le energie necessarie.

La tentazione di aggiungere senza togliere è tipica dell’animo umano.
Ne sanno qualcosa quegli armadi che straripano di vestiti che “è un peccato dare via”. Salvo poi cercare di farvi entrare qualcosa di nuovo comprato di recente.

Attivare il processo per adottare una nuova abitudine richiede almeno il doppio di energie, se non il triplo, rispetto a quello che spendi nel mandare avanti quelle che già hai attive.
Non stupisce quindi che attivare una nuova abitudine sia un buon investimento in termini di risparmio energetico futuro.
MA…. ma c’è un MA grande come una casa.
A meno che non siate delle persone estremamente ben strutturate, le vostre energie saranno già pesantemente drenate dalle vostre incombenze quotidiane, gli imprevisti (mai che manchino) e la vostra vita sociale.
Togliere qualcosa e mettere in pausa alcune attività è sempre un’ottima politica quando si adotta una nuova abitudine. 

Errore numero 6. Non preventivare lo stallo e almeno un piano di emergenza. 

Pensi che filerà tutto liscio?
L’ashtag #maiunagioia non ti ha insegnato nulla?
Tranquillo che, fedele alla legge di Murphy, se qualcosa può andar male, lo farà. 

False partenze, errori, vicoli ciechi e stalli SONO parte integrante di questo percorso almeno quanto gli sgarri occasionali lo sono per le diete.
Qual è la soluzione?
Nessuna, in verità, ma si può affrontare la cosa in modo intelligente.
Ovvero si può (e si deve) preventivare quali possono essere le problematiche a cui possiamo andare incontro e giocare d’anticipo pensando già a cosa fare quando questo accadrà. Perché accadrà. 

Errore numero 7. Mancare di attivare una rete di supporto mentre si adotta la nuova abitudine. 

Questo punto si collega molto bene a quello precedente.
Una rete di supporto viene di rado presa in considerazione. Invece avere qualcuno (o anche un gruppo) con cui condividere il progetto o, ancora meglio, con cui portarlo avanti assieme, è uno degli elementi che consentono di avere maggiore energia all’inizio e di superare gli inevitabili momenti di stallo.
Esempio: vuoi iniziare a correre 2 volte a settimana?
Organizzati con un amico o partecipa ad una challenge con gara finale assieme ad un gruppo. 

Errore numero 8. Non prendere in considerazione le procedure di chi c’è già riuscito. 

Qualcuno l’ha già fatto.
A meno che non sia un alieno, quello che ha fatto, con gli opportuni adattamenti, è replicabile. Informarsi su come un percorso nell’adottare una nuova abitudine è stato portato a termine da qualcun altro è un bel vantaggio. Puoi considerarlo come avere una mappa già tracciata di una città che vuoi esplorare con, a margine, le annotazioni di chi l’ha già fatto.
Comodo no? Perché non approfittarne tutte le volte che è possibile? 

Errore numero 9. Avere troppa fretta. 

Acquisire una nuova abitudine è come tracciare un sentiero in un prato erboso.
Devi passarci tante volte, soprattutto all’inizio, per lasciare il solco.
Avere fretta è il modo perfetto per mandare tutto all’aria quando, inevitabilmente, si rimarrà delusi dalla mancanza di risultati in tempi brevi.
Alla fine bisogna considerare sempre che:
quando si lavora per adottare una nuova abitudine, l’obiettivo non è la nuova abitudine in sé, l’obiettivo siamo noi.
Niente fretta, dunque.

Considerazioni finali. 

Eccoci al termine di questo breve excursus.
Ci tengo a sottolineare che l’adottare una nuova abitudine si inquadra in genere in un percorso di coaching più articolato e tagliato sul cliente. Niente funziona esattamente allo stesso modo su tutti. Anche se siamo simili, non siamo tutti uguali.

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Buon tutto !

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